Anno scolastico 2012-2013
Come è andato il laboratorio “Le stagioni dei cortili”
Le foglie
L’esperienza di Roberta Chiurato
(Scuola primaria Rosà capoluogo, IC Rosà – VI)
Il progetto è iniziato a ottobre 2012 e terminato a maggio 2013.
Nel mese di ottobre e parte di novembre sono state dedicate due ore alla settimana, dal mese di dicembre fino a maggio invece l’attività si è ridotta a un’ ora al mese.
La scuola offre diversi stimoli e rappresenta una bella risorsa dove attingere per effettuare percorsi di osservazione. In questo contesto, il bambino ha potuto scoprire e leggere la realtà in chiave scientifica, attraverso una metodologia della ricerca, l’azione, la sperimentazione.
I bambini si sono cimentati nella ricerca e raccolta di più esemplari possibili di foglie di alberi ed arbusti diversi che vivono nel cortile della scuola, nei loro giardini o nelle vicinanze delle loro abitazioni.
I bambini successivamente hanno individuato i criteri con cui effettuare delle semplici classificazioni delle foglie trovate. L’autunno è stata una buona occasione per esplorare una serie di fenomeni, e aspetti naturali che, grazie agli alberi e alle loro foglie, dipinge e anima i paesaggi naturali.
Tutta l’esperienza è documentata qui: scarica “Le foglie” in formato pdf
La lettera di Amalia Codemo
(Scuola primaria dell’IC Quero – BL)
Ciao Giuseppe,
ti invio un breve resoconto sul progetto attuato nelle classi dove ho lavorato.
Con la classe quarta abbiamo continuato ad osservare gli alberi scelti all’inizio dell’anno, ma in primavera i bambini hanno chiesto di andare in cerca di alberi nuovi, così siamo usciti per strade poco frequentate per identificare nuovi alberi. Abbiamo osservato le foglie, la loro disposizione sul ramo, fiori e frutti, se c’erano. Poi tornati in classe ci siamo serviti di un manuale per riuscire a dare il nome.
Penso che sia importante arrivare a dare il nome ad un albero: vuol dire riconoscerlo, saperlo vedere, sapere che c’è, tenerne conto.
E’ un modo per arrivare al rispetto.
Non sempre siamo riusciti ad identificarli e alcune piante sono rimaste in sospeso… Questa attività ha coinvolto molto gli alunni e alcune mamme, incontrate fuori dalla scuola, mi hanno riferito della passione trasmessa ai loro bambini che si fermano davanti agli alberi e spiegano ai genitori che cosa si deve guardare e poi portano a casa frutti, rami…
Ho avuto poi un bel riscontro del lavoro fatto, quando in maggio siamo andati in gita scolastica al passo Rolle e nel bosco di Paneveggio: lì i bambini hanno dimostrato di essere allenati all’osservazione; anche nel bosco di soli abeti hanno continuato a meravigliarsi, a fare domande su tronchi, radici, muschio, formiche, fiori..
E’ stato molto bello scoprire che i bambini riuscivano a vedere perché avevano le conoscenze…
Si vede quello che si sa.
In primavera è venuta in classe una mamma a farci vedere come si fa l’impollinazione del ciclamino in serra, così abbiamo visto tutti gli stadi di sviluppo della pianta: dal seme al frutto.
Alla fine dell’anno i bambini della classe prima ci hanno chiamato come esperti per fare una “lezione” sulla betulla che loro avevano osservato per tutto l’anno: si erano preparati 10 domande.
Per i bambini di quarta è stata un’occasione per rivedere e richiamare conoscenze… sono andati a caccia dei frutti più diversi degli alberi, hanno cercato i fiori di prato, hanno portato la frutta che si mangia, hanno portato il ramo della betulla con il frutto….
E’ stata un po’ una verifica su quello che i bambini di quarta avevano acquisito in due anni di percorso sugli alberi; loro si sono sentiti importanti e ci hanno messo grande impegno per trovare le parole giuste per farsi capire dai bambini più piccoli.
Con la classe terza, dove entro solo per due ore alla settimana, ho fatto un po’ di fatica ad uscire dalla classe per la numerosità degli alunni. Abbiamo comunque osservato con metodo gli alberi e a fine anno posso dire che anche qui sta nascendo l’interesse.
Per quanto riguarda i pareri che hai chiesto sul progetto in generale:
secondo me è mancato un vero tutoraggio, non bastavano le risposte sul forum per sostenere il lavoro di quegli insegnanti che non hanno una preparazione scientifica adeguata.
Nei mesi di febbraio, marzo il forum è rimasto silente, sembrava abbandonato…
Forse a metà anno e a conclusione ci sarebbe dovuto essere un riscontro sui percorsi di tutte le classi, anche brevi relazioni per comunicare le diverse modalità di lavoro e per confrontare le osservazioni degli alberi negli altri cortilii, come all’inizio era stato previsto.
C’era bisogno anche di essere maggiormente supportati sul metodo, che gran parte degli insegnanti della primaria non possiede pienamente.
Per quanto mi riguarda posso dire che questa esperienza mi sta dando molto proprio come formazione personale; mi rendo conto di approcciarmi agli argomenti con modalità più consapevoli e sono diventata anch’io un’osservatrice che si fa domande…
Un’ultima cosa a proposito di capacità di osservare: i bambini hanno raccolto fiori di campo e in classe li hanno disegnati. I disegni fatti sono stati SORPRENDENTI, anche se realizzati in modo immediato, direttamente con la penna biro o con il tratto-pen. Hanno disegnato con una precisione straordinaria perché avevano ossevato tanto con la lente e con il microscopio. Hanno disegnato quello che conoscevano.
Ho usato questi disegni per illustrare un libro in foglio, scritto con i pensieri dei bambini durante l’ora di ascolto. Te lo farò avere appena ne avrò l’occasione.
Ti saluto e ti ringrazio per quanto fai.
Amalia